Per aumentare la produttività
e contenere i costi è fondamentale dotarsi di un efficace sistema di
misurazione, controllo e miglioramento dell’efficienza produttiva: il metodo
metodo OEE.
L’attuale mercato competitivo è
caratterizzato da una battaglia sui prezzi di vendita, dovuta alla minore disponibilità
economica da parte dei clienti. Questo impone alle aziende di ridurre
i costi produttivi per conservare o migliorare la propria competitività.
Una strategia essenziale per ottenere questo risultato è massimizzare
l’efficienza delle risorse produttive. Essere più efficienti significa aumentare
la produttività a parità di risorse impiegate. Questo significa che si può
ottenere la stessa produttività impiegando meno risorse, oppure ottenere più
produttività con le risorse disponibili.
Spesso si è portati a pensare che
il modo migliore per aumentare l’efficienza produttiva sia quello di affrontare
investimenti non trascurabili per cambiare un impianto. L’esperienza però
insegna che, in assenza di un adeguato sistema di controllo e miglioramento
dell’efficienza, un nuovo sistema produttivo, dopo una fase iniziale di ottime
performance dovute alle sue caratteristiche tecniche superiori, esprime
successivamente una performance intorno al 50-60% del proprio potenziale.
Per un’azienda che voglia essere competitiva è quindi prioritario
dotarsi di un efficace sistema di controllo e miglioramento dell’efficienza.
Questo consente all’azienda di:
·
misurare l’efficienza produttiva in modo
oggettivo;
·
diffondere indicatori che inducono
spontaneamente un aumento della produttività;
·
individuare ed eliminare le fonti di
inefficienza.
La tecnica
universalmente riconosciuta come più efficace è il metodo OEE (Overall
Equipment Effectiveness). Concepita inizialmente per la produzione a flusso
continuo, questa tecnica può essere implementata con successo anche in contesti
produttivi organizzati per reparti. Il metodo OEE prevede alcuni
step fondamentali:
- definizione degli standard
- introduzione/implementazione del sistema di registrazione delle inefficienze
- sviluppo dello strumento per il calcolo dell’efficienza e per l’analisi delle inefficienze
- formazione al personale sugli obiettivi dell’attività e sul significato degli indicatori
- valutazione del livello attuale di efficienza
- individuazione delle principali fonti di inefficienza
- eliminazione delle inefficienze tramite attività di miglioramento continuo
- quantificazione del miglioramento ottenuto e feedback
La tecnica viene solitamente
implementata in un’area pilota (reparto, linea produttiva o ufficio) e quindi
progressivamente estesa alle altre aree. La pubblicazione degli indicatori (OEE
%, incidenza degli attrezzaggi, analisi delle inefficienze etc.) costituisce un
riferimento condiviso per tutto il personale coinvolto.
Tipicamente, un progetto OEE
consente in pochi mesi di elevare l’efficienza produttiva anche del 30-40%,
a seconda della situazione di partenza, portandola alla sua massima
potenzialità. Le inefficienze individuate si rivelano spesso di natura
prevalentemente organizzativa, e pertanto la loro risoluzione richiede
investimenti molto bassi o addirittura nulli. Di conseguenza, un progetto OEE
è la soluzione migliore per garantire un’efficienza stabile nel tempo.
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